venerdì 14 febbraio 2014

Uno strano concetto di democrazia

L'anno scorso fu governo Monti: ma votato da chi? Non trovammo risposta, però per dargli una sorta di legittimazione Napolitano lo nominò prima senatore a vita, almeno non si poteva dire estraneo al Parlamento. Poi nel ballottaggio elettorale Bersani-Berlusconi prevalse Letta: votato da chi? Non trovammo risposta, però venne eletto al Parlamento grazie ad una legge elettorale ormai manifestatamente incostituzionale. Ora il teatrino rivà in scena e, dopo un rapido giro di consultazioni, Napolitano darà l'incarico di formare un nuovo governo a Renzi: ma votato da chi? Non troviamo risposta, anzi no, una c'è, è stato votato dai cittadini di Firenze per fare il sindaco. E basta, inteso come incarico istituzionale. Ma Renzi non era il nuovo? Ma Renzi non era colui che voleva governare solo dopo il passaggio elettorale? Ma Renzi non era contro le manovre di Palazzo? Curioso, questa volta il PD la mozione di sfiducia al governo non ha neanche avuto il coraggio di portarla in Parlamemto, oramai le istituzioni non servono più a nulla. Infatti con questo atto Renzi ha stabilito il concetto del superamento della democrazia parlamentare, o forse il superamento del concetto di democrazia stesso. La sfiducia al governo non si discute più in Aula, ma nella direzione di un partito, ed infatti Renzi parla già di un poco credibile piano di governo fino al 2018, ma con quale forza? Con quali alleati? Mistero.
Ma in fondo va bene così, perchè votare visto che gli ultimi due governi, ed il prossimo, sono e saranno frutto di manovre di palazzo e nulla hanno a che fare con la volontà popolare? Al limite ogni tanto un sondaggino ... ovviamente pilotato, sennò che gusto c'è?

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