Inizialmente ringrazio la Segreteria Regionale per l’organizzazione di questo bel congresso, i vertici locali di Unicredit presenti qui con noi e, in particolare ringrazio il Segretario Generale del Lazio, Sergio Ianniello. Non lo faccio per piaggeria ma per aver citato, nella sua relazione introduttiva, la tematica della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Tematica, come lui ben sa, a me sempre molto cara.
Entrando nello specifico della nostra realtà di Unicredit nel Lazio, la situazione è decisamente complessa. Da un lato la situazione strutturale di Unicredit è significativa di una azienda che, come altre, ha avviato da tempo un percorso di disimpegno verso il nostro territorio.
Un disimpegno certificato dapprima dalla presenza territoriale in continua e costante diminuzione, infatti sono anni che parliamo di desertificazione proprio con l’intento di rendere visibile, anche con le parole, ciò che sta accadendo. Una desertificazione che trova il suo apice nelle realtà provinciali e, in special modo, nei piccoli comuni, dove Unicredit, come tutte le altre banche che si trovano in questa situazione, non disdegna di chiudere le proprie filiali anche se sono le uniche presenti. Consegnando, nei fatti, la popolazione a chi non ha la nostra professionalità o, peggio ancora, alla delinquenza che trova spazio laddove uno sportello bancario, inteso come vero presidio di legalità, chiude.