Ringrazio per avermi dato la parola e saluto dapprima il padrone di
casa, il Segretario Generale del Lazio Paolo Battisti, il Segretario Generale
Massimo Masi, la segreteria nazionale, quella regionale e tutti i presenti.
Questa stagione congressuale arriva, dal mio punto di vista, in un
periodo cruciale per il nostro settore. Secondo me la sceneggiatura di questo
congresso Massimo Masi l’ha affidata ad Alfred Hitchcock, e gli è venuta anche
bene. Rinnovo del CCNL e accordo sulle agibilità sindacali alle porte, scandali
bancari a iosa, al punto che ancora non sappiamo cosa è realmente successo a
David Rossi del Monte dei Paschi di Siena, tanti istituti falliti, una riforma
delle banche popolari che stenta a decollare, una riforma del credito
cooperativo contestata e contrastata che sta lentamente vedendo la luce, piani
industriali che stanno distruggendo il tessuto sociale di piccole realtà
territoriali, istituti di vigilanza (Banca d’Italia e Consob su tutte) sotto
pressione, l’introduzione della normativa bail-in, la MIFID2, Basilea 3, la delicata
gestione delle sofferenze spesso attraverso società specializzate e spero di
non dimenticare nulla, a parte la mancanza di un Governo ad oltre due mesi dal
voto.